Il ruolo delle osteotomie nell’instabilità femoro-rotulea

Role of osteotomies in patello-femoral instabilities

E. Savarese, R. Romeo, E. Ippolito

1 Scuola di Dottorato di Ricerca in Malattie dell'Apparto Locomotore, Dipartimento di Ortopedia e Traumatologia, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", viale Oxford, 00133 Roma; 2 U.O. di Ortopedia, Azienda Ospedaliera San Carlo, via Potito Petrone, 85100, Potenza; 3 Direttore del Dipartimento di Ortopedia e Traumatologia, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", viale Oxford, 00133 Roma

Riassunto

I problemi femoro-rotulei sono frequentemente incontrati in un ambulatorio di patologia del ginocchio, tuttavia ogni volta dare la giusta risposta è piuttosto difficile. Il principale ruolo della rotula è aumentare l’efficienza dell’unità muscolotendinea quadricipitale, tuttavia questa funzione potrebbe essere alterata nell’instabilità femoro- rotulea. La stabilità attiva dell’articolazione femoro-rotulea è dovuta ai muscoli e legamenti, la stabilità passiva alle strutture ossee e cartilaginee. Durante i movimenti del ginocchio, nell’instabilità, la rotula non è contenuta nella troclea femorale. Nel 1987, Dejour, et al., descrissero 4 fattori maggiori anatomici di instabilità, statisticamente correlati, e 4 fattori minori anatomici senza correlazione statistica responsabili dell’instabilità femoro-rotulea. Dejour, basandosi su questi fattori anatomici classificò la patologia femoro-rotulea in tre quadri distinti tra loro: Instabilità rotulea oggettiva (OPI), instabilità rotulea potenziale (PPI), sindrome rotulea dolorosa (PPS). Per tali motivi ogni instabilità rotulea può essere paziente dipendente. Ogni volta, nel preoperatorio, dovrebbero essere eseguiti esami radiografici accurati (Rx e TC) e dovrebbero essere coinvolti esperti radiologi dedicati alle patologie muscolo scheletriche. Le procedure chirurgiche possono essere a carico dei tessuti molli (muscoli e legamenti), generalmente eseguiti su pazienti scheletricamente immaturi, e quelli sul tessuto osseo, generalmente su pazienti scheletricamente maturi; alle volte è necessario combinare le procedure sui tessuti molli a quelle sul tessuto osseo.

Summary

Patello-femoral problems are frequently encountered in knee clinic, however every time the right answer is quite difficult. The most important role of the patella is to increase the quadriceps efficiency, although this function could be altered in the patello-femoral instability. Active stability of the patello-femoral joint is provided by the surrounding muscles and ligaments, passive stability is provided by the bony and cartilage structures. In the patients with patello-femoral instability, during knee range of motion, the patella not engage in the femoral trochlea. In 1987, Dejour et al, described 4 major instability anatomical factors with a statistical correlation and 4 minor instability anatomical factors without a statistical correlation causing patello-femoral instability. Based on this anatomical factors Dejour classified the patello-femoral disease in 3 patterns: Objective patellar instability (OPI), Potential patellar instability (PPI) and Painful patella syndrome (PPS). For this reason is mandatory to consider every patellar instability like a individual patient’s pattern. Every time should be performed an careful radiological preoperative investigations (radiographs and computed tomography) to involve an expert musculoskeletal radiologist. Surgical procedures may be divided into those that address the soft tissues (muscles and ligaments), generally on the immature skeletal, and those that effect bony changes, generally on the mature skeletal; sometimes is necessary to combine soft-tissue and bony procedures.

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