L’inquadramento clinico della sindrome algodistrofica (complex regional pain Syndrome di tipo I). Recenti Aggiornamenti

The clinical framework of algodystrophy (Complex Regional Pain Syndrome type I). An update

M. Varenna

U.O. Centro per la Diagnosi e il Trattamento delle Patologie Osteometaboliche, Dipartimento di Reumatologia, Istituto Ortopedico "Gaetano Pini", Milano

Riassunto

L’algodistrofia è una sindrome regionale caratterizzata da dolore, alterazioni del trofismo cutaneo, edema ed alterazioni circolatorie. Il fattore predisponente più comune è un evento traumatico e la frattura di Colles rappresenta la tipologia di trauma più spesso responsabile. Da un punto di vista patogenetico, il processo flogistico locale in grado di innescare e mantenere un disturbo del microcircolo è attualmente l’ipotesi più condivisa. Accanto alle forme “complete” nelle quali la malattia presenta le classiche manifestazioni cliniche che tendono ad evolvere in stadi successivi, va segnalata la presenza di forma che non presentano il tipico corteo clinico e sintomatologico (forme “incomplete o a esordio “freddo”). In assenza di un laboratorio indicativo, le indagini strumentali sono fondamentali ai fini diagnostici. L’indagine radiologica molto spesso evocativa (“osteoporosi maculata”), richiede una latenza di alcune settimane rispetto all’esordio clinico. La scintigrafia ossea costituisce la metodica diagnostica che offre con maggior precocità informazioni utili alla diagnosi. La classe farmacologica che al momento sembra offrire le maggiori garanzie di efficacia nel trattamento della sindrome algodistrofica è rappresentata dai Bisfosfonati. Le elevate concentrazioni raggiunte localmente consentono di esercitare un effetto analgesico ed antiflogistico, interrompendo il metabolismo anaerobio e l’acidosi locale e contrastando la produzione di mediatori flogistici.

Summary

Algodystrophy is a regional syndrome characterized by pain, dystrophic skin changes, swelling and vascular instability. Trauma is the commonest event acting as predisposing factor and Colles’ fracture is the most frequent type of trauma involved. At present, a regional inflammatory response able to trigger and mantain microvascular disturbances is the most widely accepted pathogenetic hypothesis. Besides the usual clinical stages recognized in the “complete” forms, no such stages were found in some patients, without clinical signs and symptoms in a predictable pattern (“incomplete” or “cold” forms). Because laboratory investigations show no characteristic biochemical abnormalities, imaging of Algodystrophy is often needed to ensure the diagnosis. Plain X-rays show in many cases typical radiographic changes (“patchy” osteoporosis), but these features usually appear only after several weeks. Radionuclide scintigraphy can be considered the most useful diagnostic tool showing a very early increased uptake before to any radiographic changes. Treatment options are currently addressed to high-dosage Bisphosphonates administration. The high local concentrations reached by these molecules allow a prompt pain relief and an anti-inflammatory effect, stopping an anaerobic metabolism, the low ambient pH, and the release of proinflammatory mediators.

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