L’ipersensibilità ai metalli in ortopedia: epidemiologia, protocollo diagnostico e scelta dell’impianto

Hypersensitivity to orthopaedic implants: epidemiology, diagnostic protocol and implant selection

Armando Del Prete(1), Pierpaolo Ciprini(1), Christian Carulli(1), Annalisa Grillo(2), Claudia Ferrero(2), Anna Maria Carossino(3), Roberto Civinini(1), Giulio Arcangeli(2), Maria Luisa Brandi(3), Massimo Innocenti(1)

(1) Clinica Ortopedica, Università di Firenze; (2) Istituto di Medicina del Lavoro, AOU Careggi; (3) SOD Malattie del Metabolismo Osseo, Università di Firenze

Riassunto

Background. L’ipersensibilità ai metalli è tuttora un problema dibattuto. La sensibilità ai metalli è molto comune, in particolare al Nichel, presente in grande quantità in molti oggetti e sostanze usati nella vita quotidiana e lavorativa.
Obiettivi. Abbiamo valutato il rischio di ipersensibilità ai metalli in una popolazione di pazienti consecutivi sottoposti a protesi totale d’anca (PTA) e di ginocchio (PTG), mediante un protocollo diagnostico per il corretto inquadramento della sensibilità ai metalli. Infine sono stati analizzati i risultati a medio termine di impianti totalmente anallergici utilizzati nei pazienti allergici.
Materiali e metodi. Abbiamo sviluppato un protocollo basato su anamnesi, patch test e test specifici di laboratorio in modo da valutare la sensibilità ai metalli. Abbiamo eseguito controlli ambulatoriali con valutazione radiologica e clinica mediante visual analogic scale e sistemi di valutazione specifica (KSS e HSS rispettivamente). In tutti i casi sospetti abbiamo scelto impianti anallergici.
Risultati. 8 di 733 (1,09%) e 5 di 424 (1,18%) pazienti sottoposti rispettivamente a PTG e PTA sono stati considerati allergici ai metalli. Il follow-up medio è stato di 79,2 mesi. Nessun paziente ha riportato reazioni da ipersensibilità o complicanze dopo l’impianto.
Conclusioni. Consideriamo cruciale l’attenta ricerca anamnestica di ipersensibilità ai metalli e il patch test e test di laboratorio nei casi di dubbia sensibilità. La scelta di moderni impianti ipoallergenici può prevenire qualsiasi tipo di potenziale reazione.

Summary

Background. Hypersensitivity to orthopaedic implants is still now a matter of controversy. Sensitivity to metals is very common, particularly to Nickel, highly represented in several objects and substances of daily and working life. We evaluated the risk of hypersensitivity to metals in a population of consecutive subjects undergoing total knee arthroplasty (TKA) and total hip arthroplasty (THA), proposed a diagnostic pathway to address any sensitivity to metals and finally presented the mid-term outcomes of non allergenic knee and hip implants.
Methods. We developed a protocol based on the medical history, patch testing, and on specific laboratory assays, in order to assess a sensitization to metals. We proceeded to a radiologic study, a clinical evaluation by the visual analogic scale (VAS) and specific rating systems (KSS and HHS respectively). In all suspected cases full anallergic implants were chosen.
Results. 8 of 733 (1,09%) and 5 of 424 (1,18%) patients undergoing TKA and THA respectively were considered to be hypersensitive to metals. The mean follow-up was 79.2 months. No patient reported any reaction related to hypersensitivity or complications after implant.
Conclusions. We consider careful research of medical history for metals hypersensitivity crucial, and we perform patch testing and lab assays in case of doubtful sensitization. The choice of a modern hypoallergenic implants may prevent any kind of potential reactions.

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