Current concepts nelle fratture dell’estremo distale di omero

Current concepts in the management of distal humerus fractures

Achille Pellegrino 1, Raffaele Pezzella 2, Nicola Tammaro 3, Gaetano Pasquale Cervera 1, Mariano Giuseppe Di Salvatore 4, Antonio Medici 4, Vittorio Calvisi 2

1 ASL Caserta, UOC di Ortopedia e Traumatologia, PO S .Giuseppe Moscati, Aversa (CE); 2 Università degli Studi di L’Aquila, Dipartimento MESVA, Scuola di Specializzazione di Ortopedia e Traumatologia; 3 Dipartimento di Specialità Medico-Chirurgiche e Odontoiatriche, Scuola di Specializzazione in Ortopedia e Traumatologia, Università della Campania “L. Vanvitelli”, Napoli; 4 AORN “S. Giuseppe Moscati”, UOC di Ortopedia e Traumatologia, Avellino

DOI 10.32050/0390-0134-102

Le fratture dell’omero distale negli adulti sono lesioni relativamente rare che richiedono un trattamento chirurgico nella maggior parte dei casi. C’è una mancanza di consenso per quanto riguarda la migliore gestione di queste fratture negli adulti, incluso il ruolo del trattamento conservativo, l’approccio chirurgico appropriato, le strategie di fissazione, il ruolo dell’artroplastica totale del gomito e la gestione dei rami nervosi come il nervo ulnare. La combinazione di complessità anatomica, comminuzione multiframmentaria e di un segmento distale piccolo e anatomicamente complesso, spesso in una cornice osteoporotica, rendono queste fratture difficili da trattare con successo e con incerto ripristino della funzione articolare.

Le fratture dell’omero distale rappresentano meno del 7% delle fratture dell’adulto e circa il 30% delle fratture del gomito. Le lesioni della colonna laterale sono più comuni delle lesioni della colonna mediale. Inoltre, le fratture dell’omero distale si verificano comunemente in due gruppi di popolazione: i giovani con un meccanismo ad alta energia e gli anziani a causa di un meccanismo a bassa energia come una caduta, di solito in associazione con l’osteoporosi. 

L’incidenza di queste fratture può aumentare, specialmente con il continuo invecchiamento della popolazione.

La giusta strategia chirurgica, associata a una mobilizzazione precoce garantisce un ritorno alle attività quotidiane e al lavoro, riducendo la disabilità e i costi per la comunità.

Tuttavia, non sempre il trattamento chirurgico e un rapido consolidamento della frattura, consentono al paziente un ritorno alle attività svolte precedentemente al trauma.

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