Il sistema di stabilizzazione ossea fotodinamica IlluminOss® per le fratture e osteolisi patologiche dell’omero

The IlluminOss® photodynamic bone stabilization system for pathological osteolyses and fractures of the humerus

Alberto Antonino Gatta 1, Barbara Rossi 2, Jacopo Baldi 2, Valeria Calogero 1, Carmine Zoccali 1,2

1 Department of Anatomical, Histological, Forensic Medicine and Orthopedic Science, Sapienza University of Rome, Rome, Italy; 2 Oncological Orthopaedics Department, IRCCS, Regina Elena National Cancer Institute, Rome, Italy

DOI 10.32050/0390-0134-356

Introduzione. La stabilizzazione con chiodi endomidollari in titanio è considerata il trattamento di scelta per le lesioni metastatiche dell’omero, tuttavia questi sono responsabili di artefatti in TC e RMN che interferiscono con la radioterapia postoperatoria e il follow-up. Il sistema di stabilizzazione ossea fotodinamica IlluminOss® al contrario non causa tali artefatti. Scopo dello studio è di evidenziare indicazioni, vantaggi e svantaggi di tale sistema. 

Materiali e metodi. Il sistema prevede l’inserimento di un palloncino nel canale midollare con tecnica mininvasiva ed il riempimento con un monomero liquido biocompatibile. Attraverso una fibra ottica viene poi applicata una luce blu che induce la polimerizzazione e indurisce il sistema.

Risultati. La tecnica di inserimento del sistema IlluminOss® è di semplice esecuzione ed efficace nel trattamento delle fratture dell’omero e nella stabilizzazione preventiva delle osteolisi; grazie alla radiotrasparenza permette sia di eseguire una radioterapia postoperatoria mirata sia di identificare eventuali progressioni di malattia più precocemente.

Conclusioni. Il trattamento chirurgico ideale nei pazienti affetti da metastasi ossee deve avere come obiettivo il controllo del dolore, il recupero della funzione e soprattutto una veloce ripresa delle terapie mediche e/o della radioterapia. Il sistema IlluminOss® rappresenta una valida alternativa per la stabilizzazione delle osteolisi da tumori solidi o mieloma. Sono ovviamente necessari ampi studi prospettici e randomizzati per verificare se l’assenza di artefatti e una più efficace radioterapia si traduca in una riduzione del tasso di progressione locale.

Scarica il PDF