Il trattamento del piede torto congenito con il metodo Ponseti: esperienza di 12 anni in un unico centro pediatrico

Ponseti method in the management of congenital clubfoot: 12 years experience in a single pediatric centre

Laura S. Giarratana 1, Sergio Monforte 1, Flavia Alberghina 2, Antonio Andreacchio 1

1 UOC Ortopedia e Traumatologia Pediatrica, “Ospedale dei Bambini Vittore Buzzi”, Milano; 2 Scuola di Specializzazione in Ortopedia e Traumatologia, Dipartimento di Scienze Chirurgiche, Università degli Studi di Torino, Torino

DOI 10.32050/0390-0134-304

Background. Il trattamento del Piede Torto Congenito (PTC) è da sempre dibattuto. Da anni il metodo Ponseti si è affermato in tutto il mondo come metodo efficace, non invasivo e poco costoso.

Obiettivi. Scopo del lavoro è rivedere l’esperienza maturata nel trattamento del piede torto congenito (PTC) con il metodo Ponseti presso un unico centro di riferimento pediatrico in un arco temporale di 12 anni. Sono stati analizzati in modo retrospettivo i risultati relativi a 988 PTC idiopatici trattati alla nascita: abbiamo analizzato la percentuale di piedi sottoposti a tenotomia percutanea dell’achilleo; è stata inoltre analizzata la percentuale di recidiva, definita come ripristino di una o più deformità anatomiche primitive dopo aver ottenuto la correzione completa, cercando di trovare una correlazione tra la frequenza di recidiva e la gravità del quadro clinico all’esordio.

Metodi. Dal 1° gennaio 2003 al 31 dicembre 2015 sono stati trattati con la metodica Ponseti 975 pazienti affetti da PTC; tra questi sono stati selezionati per questo studio 652 pazienti affetti da PTC idiopatico, di cui 336 affetti da PTC bilaterale, 162 affetti da PTC destro e 154 affetti da PTC sinistro, per un totale di 988 piedi trattati. Tutti i piedi sono stati classificati prima dell’inizio del trattamento in base alla classificazione di Pirani. Sono stati confezionati in media 5 apparecchi gessati femoro-podalici (minimo 2, massimo 8), sostituiti ogni 7 giorni. Nei casi in cui si evidenziava un equinismo residuo con dorsiflessione della tibiotarsica < 15°, è stata eseguita la tenotomia percutanea dell’achilleo. È stato poi applicato il tutore Mitchell-Ponseti (MD Orthopaedics™, Wayland, Iowa, USA), secondo il protocollo stabilito dalla metodica fino al compimento del 5° anno di vita. Il follow-up medio è di 9 anni e 5 mesi (minimo 5 anni e 4 mesi, massimo 12 anni). I piedi considerati nello studio sono stati classificati e trattati da un unico operatore esperto certificato nell’applicazione della metodica dalla Ponseti International Association.

Risultati. I 988 piedi trattati sono stati divisi in tre gruppi prendendo in considerazione la classificazione di Pirani. Nel Gruppo I sono inclusi i piedi con punteggio di Pirani compreso fra 0,5 e 2,5, pari a 295 (29.8%), nel Gruppo II i piedi con valore di Pirani compreso fra 3 e 4, pari a 514 (52%) mentre nel Gruppo III i piedi con valore di Pirani compreso fra 4,5 e 6, pari a 179 (18,2%). La percentuale complessiva di piedi in cui è stata eseguita la tenotomia percutanea dell’achilleo è del 76,6%. Nel Gruppo I sono stati sottoposti a tenotomia percutanea dell’achilleo 170 piedi (57,6%), nel Gruppo II 428 piedi (83,2%) e nel Gruppo III 159 piedi (88,8%). Abbiamo riscontrato 159 casi di recidiva (16% dei casi totali), di cui 48 appartenenti al Gruppo I (16,3%), 70 appartenenti al Gruppo II (13,6%) e 41 appartenenti al Gruppo III (22,9%). In 30 piedi (18,8%, 22 pazienti) la recidiva è stata trattata con una nuova tenotomia percutanea dell’achilleo, mentre in 129 piedi (81,2%, 116 pazienti) la recidiva è stata trattata con Trasposizione del Tibiale Anteriore (TTA )sul terzo cuneiforme. Tra le complicanze associate alla Trasposizione del Tibiale Anteriore, si segnalano 3 casi di disancoraggio della tenodesi ed 1 caso di infezione superficiale a livello della regione plantare. Delle recidive trattate chirurgicamente mediante Trasposizione del Tibiale Anteriore, l’1,6% (2 piedi) ha presentato una seconda recidiva che ha richiesto un nuovo trattamento chirurgico di release postero-mediale (RPM).

Conclusioni. I risultati di questa analisi retrospettiva hanno dimostrato, in linea con quanto affermato dalla letteratura, che il metodo Ponseti è un metodo efficace e sicuro per il trattamento del PTC idiopatico. Esso permette di raggiungere la correzione definitiva in un’altissima percentuale di casi. L’applicazione del metodo da parte di operatori esperti consente inoltre di ottenere risultati migliori, riducendo ulteriormente il rischio di recidive.

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