Albume d’uovo, alcol canforato, amido cotto, destrina… Francesco Rizzoli non voleva più sentir parlare di questi ingredienti. Li aveva provati anche lui, singolarmente o variamente miscelati tra loro, imbevendo stoppe e fasce per confezionare apparecchi di immobilizzazione. L’auspicato rassodamento del composto si faceva attendere a lungo, e il più delle volte non arrivava mai; sicché le articolazioni restavano in balia dei movimenti, e i monconi di una frattura – al di sotto di quella debole corazza – continuavano a dimenarsi e a scricchiolare. A lui, come medico, la cosa non faceva certo piacere; al malcapitato paziente, ancora meno!