Le rotture acute del tendine distale del bicipite brachiale: trattamento chirurgico con ancora vs vite transossea con singola incisione anteriore

Distal acute biceps brachii tendon ruptures: surgical repair with suture anchor vs transosseous screw through a single anterior approach

Giulio Cesare Castellani 1, Carlo Bottegoni 2, Pierfrancesco Luciani 3, Eugenio Cesari 4, Luciano Sabbatini 5, Alessandra Maresca 1, Antonio Pompilio Gigante 3

1 UO Ortopedia e Traumatologia, Ospedali Riuniti, Ancona; 2 Ospedale Privato Accreditato Sol et Salus, Torre Pedrera (RN); 3 Clinica di Ortopedia Adulta e Pediatrica, Ospedali Riuniti, Ancona; 4 UO Chirurgia della Spalla, Istituto Humanitas Gavazzeni, Bergamo; 5 Isocinetica-Medicina Riabilitativa, Ospedali Riuniti, Ancona

Obiettivi. L’obiettivo dello studio è analizzare i risultati della reinserzione del tendine distale del bicipite brachiale (TDBB) tramite vite transossea e rondella e della reinserzione tramite sutura con ancoretta in termini di qualità di vita e recupero funzionale dell’arto leso.

Metodi. Studio retrospettivo condotto su 29 pazienti (27 uomini, 2 donne) con lesione completa del TDBB trattata chirurgicamente. L’età media al momento dell’intervento era di 44 anni (27-59). Sono stati messi a confronto i due trattamenti tramite Mayo Elbow Performance Score (MEPS), radiografie e test isocinetico ad un follow-up eseguito in media 63 mesi (3-240) dopo l’intervento.

Risultati. Entrambi i trattamenti presentavano ottimi risultati con piena ripresa delle attività (MEPS di 91,15 punti per la sutura con ancoretta e 93,05 punti per la vite e rondella) e nessun deficit di movimento. Dal test isocinetico non sono emerse differenze statisticamente significative né tra le due tecniche né dal confronto tra l’arto dominante e l’arto non dominante, anche se da un’analisi descrittiva la tecnica della vite e rondella ha avuto migliori risultati nei valori di recupero rispetto alla sutura con ancoretta soprattutto nel recupero di forza (-2,67% con vite e rondella, -17,55% con ancora) e resistenza (-9,98% con vite e rondella, -29,28% con ancora) in flessione. I pazienti esaminati ad un follow-up > 18 mesi hanno avuto dei punteggi medi nel recupero di forza in flessione e supinazione e di resistenza in flessione nettamente migliori.

Conclusioni. Il presente studio ha confermato i risultati positivi della reinserzione del TDBB attraverso il singolo accesso anteriore in termini di sicurezza, risultati funzionali e soddisfazione del paziente sia con la vite e rondella che con l’ancoretta. Il recupero funzionale dopo reinserzione anatomica del TDBB è tempo-dipendente e i miglioramenti dovrebbero essere attesi per almeno 18 mesi dopo l’intervento.

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