Riduzione cruenta della lussazione congenita dell’anca in età evolutiva: risultati a medio termine ed evoluzione

The mid-term outcome of open reduction for developmental dysplasia of the hip

E. Samaila, M. Magnani, L. Reggiani Marchesini, P. Bartolozzi, O. Donzelli

U.O.C. di Ortopedia e Traumatologia Direzione Universitaria, Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona; * S.C. Ortopedia e Traumatologia Pediatrica dell’Istituti Ortopedici Rizzoli di Bologna

Riassunto

Obiettivi. In questo lavoro verranno presentati i risultati a medio termine e l’evoluzione del trattamento chirurgico a cielo aperto di riduzione della lussazione congenita di anca (DDH – developmental dysplasia of the hip al fallimento del trattamento incruento in tutore o apparecchio gessato o della lussazione inveterata in bambini trattati presso la Clinica di Ortopedia Pediatrica degli Istituti Rizzoli di Bologna da gennaio 2006 a dicembre 2010.
Metodi. Trattasi di uno studio retrospettivo che include 48 procedure chirurgiche per il trattamento della lussazione congenita di anca diagnosticata alla nascita, recidiva o inveterata in 36 bambini trattati chirurgicamente mediante riduzione a cielo aperto. Il totale dei bambini era cosi composto: 19 bimbi affetti da sindromi varie (5 femmine e 14 maschi) e 17 bimbi normali come sviluppo psico-fisico (14 femmine e 3 maschi). 12 bambini erano affetti da DDH bilaterale, 8 bambini da DDH recidivante e 6 bambini da DDH inveterata.
Risultati. il follow-up medio è stato di 64,5 mesi (min. 30 mesi – max. 195 mesi). È stata posta diagnosi ecografica e istituito un trattamento incruento in 22 pazienti. L’ecografia risultava “normale” alla nascita in 3 bimbi (2 del gruppo A e 1 del gruppo B) che hanno sviluppato un’anca displasica. 10 pazienti sono stati posti in trazione a cerotto o transcheletrica pre-riduzione cruenta. L’età media al momento dell’intervento risulta dimezzata nei bambini trattati bilateralmente in entrambi i gruppi, perciò i bambini affetti da DDH bilaterale sono stati operati mediamente prima dei bambini affetti solo da un lato. La necrosi avascolare riscontrata in 5 casi (13,88%), la rilussazione (3,8% dei casi) e la sublussazione persistente (55,5%) sono le complicanze osservate in questa casistica.
Conclusioni. Un buono screening neonatale ecografico (ad eccezione delle forme sindromiche) permette la guarigione della displasia evolutiva dell’anca. Nella nostra realtà sono aumentate le DDH post carico per un mancato o errato screening neonatale. La riduzione cruenta nella displasia evolutiva dell’anca eseguita per via anteriore si è dimostrata una procedura difficile per gli ortopedici pediatri, ma affidabile nel trattamento della DDH. È una chirurgia che richiede esperienza ed il risultato dipende in gran parte da variabili come il rimanente periodo di crescita, che sono fuori dal controllo del chirurgo.

Summary

Aims. In this paper are presented the results in the medium term and the evolution of surgical treatment with open reduction of the developmental dysplasia of the hip (DDH) at the failure of the conservative treatment in a cast or brace or inveterate dislocation of the hip, in children treated at the Pediatric Orthopaedics Clinic of the Rizzoli Institute in Bologna from January 2006 to December 2010.
Methods. This is a retrospective study including 48 surgical procedures for the treatment of congenital dislocation of the hip diagnosed at birth, or inveterate relapse in 36 children treated surgically by open reduction. The total number of children was composed as follows: 17 children with normal psycho-physical (group A: 14 females and 3 males) and 19 children suffering from various syndromes (group B: 5 females and 14 males). 12 children were affected by bilateral DDH, 8 children presented a relapsed DDH and 6 children an inveterate DDH.
Results. The mean follow-up was 64.5 months (min. 30 months – max. 195 months). It was performed ultrasound diagnosis and instituted a nonoperative treatment in 22 patients. The ultrasound was “normal” at birth in 3 children (2 in group A and 1 in group B) who developed hip dysplasia. 10 patients were placed in skin or trans-skeletal traction prior to the open reduction. The average age at surgery is halved in children treated bilaterally in both groups, so children with bilateral DDH were operated on average before the children affected one side. Avascular necrosis observed in 5 cases (13.88%), the redislocation (3.8% of cases) and persistent subluxation (55.5%)are the complications observed in this series.
Conclusion. A good neonatal ultrasound screening (with the exception of syndromic forms) allows the healing of developmental dysplasia of the hip. In our experience, have increased recovery for DDH in walking age for an incorrect or missing screening at birth. The surgical reduction in developmental dysplasia of the hip performed by anterior has proved to be a difficult procedure for orthopedic pediatricians, but reliable in the treatment of DDH. The procedure is technically demanding, requires experience and the result depends largely on variables such as the remaining period of growth, which are outside the control of the surgeon.

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