Studio prospettico sull’utilizzo della protesi inversa di spalla nel trattamento in acuto delle fratture complesse dell’omero prossimale vs trattamento degli esiti di frattura con design ad appoggio metafisario non cementato

Reverse Total Shoulder Arthroplasty (RTSA) for acute proximal humerus fractures versus fracture sequelae using a cementless short metaphyseal humeral implant: a prospective study

Mattia Pugliese 1, Georgios Panagopoulos 2, Andreas Leonidou 2, Ciro Villani 1, Giuseppe Sforza 2, Ofer Levy 2

1 Dipartimento di Scienze Anatomiche, Istologiche, Medico-Legali e dell’Apparato Locomotore, Sapienza Università di Roma; 2 Reading Shoulder Unit, Reading, Berkshire, Regno Unito

DOI 10.32050/0390-0134-228

Introduzione. Il timing dell’impianto (in acuto vs esiti) della protesi inversa su frattura della testa omerale può influenzarne i risultati. Questo studio prospettico paragona i risultati dell’utilizzo della protesi inversa ad appoggio metafisario non cementato nel trattamento in acuto a quelli del trattamento degli esiti di frattura. 

Materiali e metodi. I pazienti sono stati suddivisi in base al timing dell’impianto, seguiti con follow-up clinico-radiologico, e i risultati (articolarità, Constant Score e Subjective Shoulder Value) analizzati statisticamente al follow-up finale. 

Risultati. Sono stati arruolati 91 pazienti, 36 nel gruppo A (acuto), 55 nel gruppo B (esiti). Al follow-up finale, l’articolarità in flessione anteriore è risultata significativamente maggiore nel gruppo A (115° vs 101°, p = 0,020). L’Adjusted Constant Score è stato significativamente maggiore nel gruppo A (81,7 vs 67,1, p = 0,045). 

Conclusione. L’impianto della protesi in acuto ha dato risultati migliori nel campione preso in esame.

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