Valutazione dell’accuratezza della stampa 3D di ossa del carpo prelevate da cadavere

The Accuracy of 3D Printed Carpal Bones Generated from Cadaveric Specimens

Cory Lebowitz 1, Joseph Massaglia 1, Christopher Hoffman 2, Ludovico Lucenti 3, Sachin Dheer 4, Michael Rivlin 5, Pedro K. Beredjiklian 6

1 Rowan University School of Osteopathic Medicine, 1 Medical Dr, Stratford, NJ, USA; 2 Thomas Jefferson University, Department of Hand & Upper Extremity Surgery, Rothman Orthopaedics, Thomas Jefferson University, Philadelphia, PA, USA; 3 Policlinico Casilino di Roma, Roma; 4 Reparto di Radiologia, Thomas Jefferson University Hospitals, Cherry Hill, NJ, USA; 5 Reparto di chirurgia della mano e del gomito, Rothman Orthopaedics, Thomas Jefferson Universit, Philadelphia, PA, USA; 6 Reparto di Chirurgia della Mano e del Gomito, Rothman Orthopaedics, Thomas Jefferson University, Philadelphia, PA, USA

DOI 10.32050/0390-0134-N401

Introduzione. La stampa tridimensionale (3D) di modelli anatomici creati utilizzando le tecniche di imaging, trova ampie applicazioni in ortopedia. Lo scopo di questo studio è quello di valutare l’accuratezza della stampa 3D delle ossa carpali.

Materiali e metodi. Sette polsi prelevati da cadavere sono stati sottoposti ad esame TC, successivamente sono state dissezionate alcune ossa carpali prestabilite (scafoide, capitato, semilunare e trapezio). Parametri quali la lunghezza, la circonferenza ed il volume sono stati misurati direttamente nelle ossa prelevate dal cadavere. Le immagini TC sono state convertite in file STL (Standard Triangulation Language). I file STL sono stati convertiti in stampe solide utilizzando una stampante 3D disponibile in commercio. Le dimensioni delle ossa carpali stampate sono state misurate e confrontate con quelle delle ossa carpali cadaveriche.

Risultati. In media, la lunghezza e la circonferenza delle ossa stampate in 3D si discostavano di 2,3 mm (9,8%) e 2,2 mm (4,4%), rispettivamente, dalle dimensioni dell’osso cadaverico. Si è riscontrata una maggiore discrepanza nel volume misurato, che in media era 0,65 cc (15,9%) differente rispetto alle ossa cadaveriche. Queste differenze non sono risultate statisticamente significative (valore p > 0,05).

Conclusione. La stampa tridimensionale può aggiungere valore alla cura del paziente e migliorare i risultati. Questo studio dimostra che la stampa 3D può fabbricare in modo accurato e riproducibile modelli ossei che assomigliano molto alla loro corrispondente anatomia cadaverica.

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