Guida alla lettura

Abstract

La realizzazione del volume che avete tra le mani (o state consultando in formato elettronico) non è stata banale.
Il testo originale, che pure abbiamo contribuito a redigere, non è sempre di facile lettura: la revisione della letteratura che sostiene le raccomandazioni in molti casi è laboriosa e lo stile risente delle mani diverse che hanno contribuito alla stesura dei numerosi capitoli. Tuttavia, come curatori della versione italiana abbiamo scelto di rispettare per quanto possibile la stesura originale, salvaguardando innanzitutto la metodologia, che rende il documento scientificamente solido, a scapito dello stile, inevitabilmente eterogeneo. Un altro potenziale difetto è la ripetizione di alcuni concetti e dati in più capitoli, ma abbiamo immaginato un uso modulare del testo, come strumento di consultazione per quesiti separati piuttosto che come lettura d’insieme; pertanto, abbiamo mantenuto l’identità dei singoli capitoli e siamo intervenuti solo per l’adattamento culturale alla realtà nazionale (si veda ad esempio il quesito 98). Al netto di queste considerazioni critiche, riteniamo che la versione italiana dell’International Consensus Meeting sul Tromboembolismo Venoso rappresenti una guida efficace a disposizione degli Ortopedici italiani, e di tutti i colleghi che da specialità differenti si dedicano ai nostri pazienti, per orientare la pratica clinica. Si tratta di una sintesi aggiornata delle migliori evidenze scientifiche sul tema, passata attraverso il filtro dell’esperienza clinica multidisciplinare, per mezzo dell’applicazione rigorosa della metodologia Delphi. Un documento evidence-based per indirizzare in tempi rapidi la gestione di una tematica complicata; un modello operativo da replicare ed estendere ad altri quesiti che l’ortopedico si trova quotidianamente ad affrontare senza il supporto di linee guida di riferimento. Un percorso editoriale reso possibile grazie ai fondi messi a disposizione dal GLOBE e dalla International Consensus Meeting e al lavoro intenso di tante persone. Una menzione particolare va a Laura Pavan che ha curato la prima fase di traduzione del materiale, a Gabriele Tucci che ha curato la revisione di innumerevoli versioni, a tutti i co-autori e revisori del testo e, ultimo ma non certo per importanza, a Javad Parvizi, che ha sostenuto con entusiasmo l‘iniziativa di una versione italiana del testo.